Grazie a tutte le nonne che hanno lottato per la nostra libertà
Testimoni del passato e tesoriere di racconti: sono le nostre nonne
Gaia Canestri | 8 marzo 2024

Le nonne che da bambini ci hanno letto filastrocche e raccontato divertenti storie d’infanzia per farci addormentare, ci hanno trasportati con i ricordi negli anni delle cabine telefoniche, delle macchine da scrivere e delle lire. Le nonne che “non lo dire a nessuno, con questi ti ci vai a prendere il gelato”, le nonne dei pizzicotti sulle guance e del cibo a tutte le ore perché ci vedevano “un poco sciupati”. Le vigilie di Natale trascorse a imitare quelle mani che si muovevano veloci tra impasti e crostate; le estati passate a sbucciare frutta per la marmellata fatta in casa e a girare la salsa che deve cuocere per ore, sempre attaccati alle gambe delle nostre nonne.

Poi crescendo abbiamo capito che sono più di chi ci portava al parco quando mamma e papà erano al lavoro: sono le donne che negli anni‘40 hanno lottato per poter votare e che non hanno mai smesso di riempire le piazze per poterci garantire tutti quei diritti che oggi ci sembrano scontati, ma che le nostre nonne hanno dovuto costruire protesta dopo protesta.

Dietro alle mani consumate che ci hanno riempito di carezze ci sono quelle di ragazze che si sono consumate le unghie e la voce per permetterci di decidere per noi stesse e per il nostro corpo, per sostenere un colloquio al pari di un uomo, per essere rispettate e ascoltate, per essere valutate per le nostre capacità e non per il nostro aspetto, per ricoprire ruoli prima proibiti alle donne. Nonne che si sono battute per demolire pregiudizi che ci vedevano incapaci in lavori diversi dalle pulizie, la cucina e il rammendo, rilegate all’unico ruolo di mamme e mogli.

Grazie a tutte le nonne che hanno lottato per la nostra libertà.

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