Ambiente
Io, vegana a 17 anni
Perché ho fatto questa scelta e come la affronto in adolescenza
Anita Sanchez | 16 ottobre 2020

Mi chiamo Anita, ho 17 anni, sono vegana e sono stata vegetariana per circa quattro anni. Ho compiuto questo passo definitivo il 1 gennaio 2020; inizialmente l’accordo con mia madre era che doveva essere solo una prova di un mese ispirata dal Veganuary, un’iniziativa nata per dimostrare che la scelta vegana non è in effetti così difficile come pare. Alla fine sono riuscita a convincerla a permettermi di continuare e ora è diventata vegana anche lei.

In cosa consiste

La scelta vegana consiste nell’eliminare completamente qualsiasi prodotto animale: carne, pesce, latte e derivati, uova e miele nell’ambito alimentare ma anche cuoio, seta, pellicce e lana per quanto riguarda i vestiti e qualsiasi ingrediente di origine animale contenuto in prodotti cosmetici e quando possibile anche sanitari (il che non significa doversi privare di medicine essenziali).

Solitamente l’attenzione maggiore va posta nel selezionare gli alimenti poiché purtroppo questi prodotti si trovano anche nei posti più impensabili, per cui bisogna acquisire l’abitudine di leggere attentamente gli ingredienti di ogni alimento quando si va a fare la spesa e a mangiare fuori. Questo non vuol dire che sia impossibile mangiare altro che insalata e pasta e fagioli: al contrario, con la scelta vegana si scopre una gran vastità di alimenti nuovi e ricette particolari e gustose.

Anche per quanto riguarda i prodotti cosmetici e sanitari può essere abbastanza difficile. Come sempre bisogna controllare le etichette e cercare i bollini che certificano il “cruelty free” e il “vegan friendly”. Molti ingredienti sono di provenienza animale senza che noi lo sappiamo, anche per questo bisogna imparare a riconoscere i codici o i nomi scientifici di alcuni di questi.

Perché?

Io personalmente ho scelto di diventare vegana per motivi etici: da anni ormai mi tengo informata su come funzionano gli allevamenti. Quando ero in terza media ho visto per la prima volta dei video e un documentario (“What The Health” su Netflix) che parlavano di come vengono trattati i maiali, le mucche e le galline da macello, di quanto inquinamento causano gli allevamenti e come intaccano la nostra salute questo tipo di alimenti. Da quel momento ho deciso che volevo essere vegetariana.

Fortunatamente mia madre è sempre stata molto aperta all’idea dell’alimentazione vegetariana, avendola seguita a sua volta per alcuni anni da ragazza, per cui non è stato difficile convincerla a lasciarmi fare questa scelta; non ho mai avuto problemi di carenze e malnutrizione poiché mia madre ha sempre prestato una grande attenzione alla salubrità della nostra alimentazione ed è stata capace di adattarsi alle mie necessità. Dopo poco tempo che avevo iniziato ad essere vegetariana ho cominciato a pensare di voler diventare vegana, stavo ovviamente continuando a informarmi e stavo scoprendo sempre più motivi per cui non volevo più prendere parte a quegli orrori. Per molto tempo ho provato a far cambiare idea a mia madre, che trovava il veganismo una scelta troppo estrema, fino ad arrivare a convincerla.

Le difficoltà

Potrebbe sembrare che la parte più difficile dell’essere vegana, soprattutto alla mia età, possa essere proprio l’alimentazione; in realtà da questo punto di vista può esserlo principalmente quando si mangia fuori casa poiché la maggior parte dei locali non è preparata a servire clienti con richieste di questo tipo e quando si è ospiti a casa d’altri bisogna sempre avvisare in anticipo per evitare di risultare scortesi rifiutando alcuni piatti.

Realmente, il peso maggiore è sociale: molte persone spesso sentono quasi il bisogno di esplicitare la loro ammirazione nei miei confronti ma allo stesso tempo di giustificarsi, come se venissero additate e condannate in quanto non vegane, anche se non sono state tirate in causa, o di commentare la mia alimentazione facendo battutine. Io mi ritengo molto fortunata poiché nonostante mi sia ritrovata spesso a discutere delle mie motivazioni e della mia alimentazione, le persone con le quali ho parlato si sono dimostrate sempre abbastanza rispettose e assolutamente non aggressive.

Non sempre vengo veramente ascoltata, capita di parlare con qualcuno che ha le sue idee e non ha intenzione di cambiarle. Quando succede di avere a che fare con questo genere di persone, che a volte sembra quasi che lo facciano di proposito per provocarmi e divertirsi a mie spese, mi sento presa in giro e può capitare che mi agiti.

Soddisfazioni

Qualche volta mi è successo di parlare di quali sono i miei motivi con tanto fervore da finire per scoppiare a piangere al pensiero di quegli animali. Nonostante questo e tutte le difficoltà sono convinta che non ci sia scelta migliore che potessi fare. Cambiare questa parte della mia vita mi ha permesso di scoprire che, nonostante la mia timidezza, quando si tratta di difendere i più deboli riesco a trovare la forza di far sentire la mia voce, per coloro che non possono farlo e insieme a chi invece già lo faceva. Ho imparato a esporre le mie idee e a non lasciarmi intimorire solo perché il mio interlocutore ha un atteggiamento canzonatorio. Ho imparato che posso essere forte e che grazie alle mie parole anche altre persone possono aprire il loro cuore a questa scelta meravigliosa, difficile a volte ma che il 99% del tempo mi rende felice.

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