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1421, e se l'America fosse stata scoperta dalla Cina?
L’ipotesi del 1421 è una complessa congettura formulata dall’ex comandante Gavin Menzies nel libro “1421, La vera storia della spedizione cinese che scoprì l’America". In questo libro Menzies afferma che tra il 1421 e il 1423, dunque sotto il regno dell’imperatore Yongle della dinastia Ming, una squadra navale avrebbe navigato in diverse aree dell’occidente non ancora conosciuto
Sergio Malena | 3 maggio 2021

L’ipotesi del 1421 è una complessa congettura formulata dall’ex comandante Gavin Menzies nel libro “1421, La vera storia della spedizione cinese che scoprì l’America". In questo libro Menzies afferma che tra il 1421 e il 1423, dunque sotto il regno dell’imperatore Yongle della dinastia Ming, una squadra navale avrebbe navigato in diverse aree dell’occidente non ancora conosciuto. La flotta cinese, sotto il comando dell’ammiraglio Zheng He, avrebbe scoperto L’Australia, la Nuova Zelanda, le Americhe, l’Antartide e il passaggio a nord est.

Menzies basa la sua congettura sul fatto che le navi cinesi nel XV secolo erano molto più solide e veloci di quelle europee, e inoltre, secondo l’autore, i portoghesi entrarono in possesso di una mappa della terra già dal 1428 da Niccolò da Conti, mercante veneziano, che partecipò alle spedizioni di Zheng He.

Se questa teoria fosse vera, la scoperta dell’America sarebbe dunque attribuita al capitano Zheng He. Tuttavia la sinologia e la storiografia dimostrano che la flotta cinese navigò solo nell’Oceano Indiano, date le vare incongruenze con le rotte effettive della flotta documentate in quel periodo. Inoltre la congettura di Menzies è stata portata avanti senza nessuna prova affidabile, e questo ne compromette ancora di piè la veridicità. Dunque la scoperta dell’America è ancora attribuita a Cristoforo Colombo, e lo sarà ancora per molto tempo.

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