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Processo YSL RICO, una testimone accusa un investigatore di molestie
Redazione | 4 aprile 2024

La donna avrebbe rifiutato di comparire in tribunale per questo motivo

Altri ritardi per il processo YSL RICO. Questa volta non si tratta di un problema burocratico o dell’arresto di un avvocato difensore, bensì di un’accusa di molestie: infatti mercoledì, cinquantesimo giorno di processo, una testimone ha affermato di essere stata molestata da un investigatore all’interno dell’ufficio del procuratore distrettuale della Contea di Fulton. L’avvocato di Thug, Keith Adams, la stava interrogando sul banco dei testimoni quando la donna ha sollevato l’accusa di molestie sessuali. “Ci hai detto […] che non volevi venire qui e vederlo perché ti aveva aggredita sessualmente” ha spiegato Adams e lei ha concordato.

La testimone si trovava a processo perché pare che Young Thug si fosse introdotto nel suo appartamento nel 2013 per rubare. Inizialmente aveva rifiutato di comparire in tribunale, pertanto era stata arrestata. Alla luce della testimonianza di mercoledì, la volontà di non voler rivedere il proprio molestatore spiegherebbe il suo rifiuto. Apparentemente l’investigatore l’avrebbe approcciata con l’intenzione di frequentarla e l’avrebbe anche convinta a partecipare a un pranzo al ristorante insieme al figlio, dopodiché la situazione sarebbe degenerata. Che si tratti di accuse infondate usate per giustificare qualcos’altro oppure di un’effettiva situazione di abuso, in ogni caso ancora una volta l’attenzione è stata distolta dal caso principale.

L’ultima volta che il processo aveva subito un ritardo era stata a febbraio, quando l’avvocato difensore Nicole Fegan era stata arrestata per aver interferito con le prove nel 2022 per favorire l’ipotetica gang celata sotto l’etichetta discografica YSL; un anno fa invece era stato colpito dallo stesso provvedimento il suo collega Anastasios Manettas, arrestato in tribunale dopo una perquisizione per il possesso di sostanze sospette.

In base alle previsioni della produttrice esecutiva del quotidiano giudiziario Law&Crime, sembra che per ascoltare tutti i testimoni (più di 400) siano necessari almeno altri tre anni. Se non altro, saranno tre anni tutt’altro che noiosi.

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