È in corso un altro processo a Medy Cartier: anche questa volta è per violenza sessuale

In questi giorni i riflettori sono tutti puntati sul Diddygate, ma anche da noi si sta svolgendo un processo legato ai reati di aggressione e violenza sessuale. Si tratta di quello di Medy Cartier, all’anagrafe El Marbouh El Mehdi, accusato di aver violentato in un parco una quindicenne nel 2021.

La ragazza sopravvissuta alla violenza, che oggi ha 19 anni, ha testimoniato in aula dietro un paravento. Ricordando gli avvenimenti di quella sera di luglio, non è riuscita a trattenere le lacrime. Lei e Medy avrebbero trascorso la serata in compagnia anche di altri amici, finché si sarebbero appartati in un parco nei dintorni: a quel punto lui l’avrebbe costretta a un rapporto, tenendo una mano sulla sua bocca in modo che non potesse chiedere aiuto. La ragazza, difesa dall’avvocato Antonio Gambetti, aveva subito raccontato quanto accaduto ai genitori, che l’avevano accompagnata in ospedale e l’avevano convinta a denunciare immediatamente.

Verranno comunque ascoltati anche altri testimoni in quanto le prime deposizioni, acquisite durante le indagini, sembrano mostrare delle discrepanze con la versione della ragazza e la sua stessa testimonianza mostra alcune contraddizioni con la precedente. Per la difesa il rapporto sarebbe stato consenziente.

All’epoca Medy aveva appena compiuto 18 anni e non era esattamente un “bravo ragazzo”: stava infatti scontando gli arresti domiciliari per residui di pena per furti e rapine commessi da minorenne -quelli che lo avevano portato all’Istituto Minorile di Pratello, dove aveva acquisito una certa fama con la sua musica.

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La sua carriera criminale comunque non sembra essersi conclusa con la maggiore età: Medy infatti è attualmente incriminato per un’altra violenza sessuale che sarebbe stata commessa nel 2023, il cui processo inizierà a luglio, e per stalking ai danni della sua ex fidanzata. Non solo, ma un altro processo è in corso a Bologna per guida senza patente e concerto non autorizzato. Attualmente sta scontando la misura della sorveglianza speciale, ridotta in appello a due anni da quattro, nella sua casa a Milano. Meno di una settimana fa ha pubblicato “A voce bassa”.