Musica
Trovato un cadavere nella Tesla di d4vd -che non è un rapper
Redazione | 11 settembre 2025

Le testate insistono sulla presunta natura di rapper di d4vd, intestatario dell’auto abbandonata con il corpo dentro

Sarà che l’hiphop è da sempre teatro di violenza di strada, sparatorie e crimini vari. Forse è per questo che tutte le testate italiane più importanti parlano di d4vd come del “rapper” nella cui Tesla è stato rinvenuto un corpo in decomposizione. Nonostante, lui, di rap non ne abbia mai fatto.

Deve trattarsi di un equivoco tutto italiano, perché i giornali americani identificano d4vd come cantante o pop star emergente. Ma tant’è: i nostri giornalisti devono aver visto la foto di un afroamericano con tanto di acconciatura anni Settanta e abbigliamento oversize e hanno fatto due più due. Peccato che d4vd (che, tra l’altro, in questi giorni è in tour da tutt’altra parte) di rap non ne abbia mai fatto, forse da piccolo gli è capitato di sentire un pezzo di Snoop Dogg alla radio -pardon, di Lil Pump su una playlist Spotify, visto che ha appena compiuto vent’anni.

E nonostante la tenera età ha già duettato con Damiano David, che è il motivo principale per cui questa notizia è risuonata anche qui da noi, visto che di auto con morti dentro ne saltano fuori relativamente tante oltreoceano ma non a tutte dedicato un articolo sulla Stampa. E comunque d4vd viene presentato così, come “rapper”, in quasi tutti i titoli: La Repubblica, Il Fatto Quotidiano, SkyTG24, giusto per citarne alcune. E in tutto questo, nemmeno nel pezzo con Damiano, d4vd rappa. Ma neanche per sbaglio. Anzi, per sicurezza cerca anche di non fare rime.

In realtà già dai titoli delle sue hit si intuisce che con il rap la sua musica ha poco a che fare: “Here With Me”, “Romantic Homicide”. Niente “gang”, “cash”, “n*gga” o altri tropi di rap e trap, ma solo melensa semantica indie-emo, al massimo r’n’b. Certo, nel suo anthem di Fortinte ci sono alcune strofe molto ritmate, ma il ritornello melodico non lascia dubbi sul suo genere musicale d’elezione. Per capirci, il Jovanotti dei vecchi tempi era decisamente più hiphop di lui.

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Comunque sia, hanno trovato un cadavere in una Tesla intestata a lui. L’auto era stata abbandonata in un quartiere di Los Angeles da qualche giorno, così l’avevano portata in un deposito giudiziario di Hollywood. Lì l’odore aveva iniziato a destare qualche sospetto e alla fine i funzionari del deposito avevano deciso di chiamare la polizia: aperto il bagagliaio, gli agenti hanno trovato un sacco con dentro un tronco e una testa di donna (o donne). E se c’è un corpo nella tua macchina e sei nero, automaticamente diventi un rapper ad honorem.

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