6ix9ine è stato costretto a tornare in tribunale per l’ennesima volta
6ix9ine è di nuovo nei guai con la legge. Secondo il New York Times, giovedì scorso il rapper è comparso davanti al giudice Paul A. Engelmayer per un’aggressione avvenuta ad agosto che gli è costata una condanna agli arresti domiciliari.
A quanto pare lo scorso 8 agosto 6ix9ine si trovava in un centro commerciale della Contea di Palm Beach, Florida, quando un passante lo aveva riconosciuto e gli aveva gridato “Snitch!”, provocandolo per il suo passato da collaboratore di giustizia. La reazione di Tekashi e di un suo socio è stata quella di aggredire l’uomo, spingendolo a terra e prendendolo a calci e pugni. Accortisi poi che era armato, il rapper e il suo complice sono fuggiti.
In aula presso il Tribunale Distrettuale Federale di Manhattan, 6ix9ine si è dichiarato colpevole: “Io e un’altra persona abbiamo colpito un uomo, ed è stato sbagliato”, ha dichiarato giovedì. Il giudice Engelmayer ha quindi ordinato che Hernandez venisse posto agli arresti domiciliari, con monitoraggio elettronico tramite braccialetto alla caviglia.
Questa è la terza violazione da parte di 6ix9ine delle condizioni della sua libertà vigilata; libertà ottenuta nel 2019 grazie al patteggiamento per il quale è stato insultato ad agosto. Tekashi era infatti uscito pulito dal processo per racket in cui era stato incriminato insieme a diversi membri della gang newyorkese Nine Trey Gangsta Bloods.
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Nell’ottobre scorso, 6ix9ine era risultato positivo alla metanfetamina ed era stato condannato a un mese di carcere. A marzo, la sua abitazione in Florida era stata perquisita: la polizia vi aveva trovato armi e droga. A luglio, il rapper si era dichiarato colpevole di possesso di cocaina e MDMA in relazione al blitz. Era in attesa della condanna quando è avvenuto l’episodio al centro commerciale. La prossima udienza è fissata per il 4 novembre.