Bad Bunny è stato scelto per esibirsi insieme a Doja Cat al prossimo halftime Show, ma per l’amministrazione Trump è un’occasione per deportare i fan
Al contrario delle previsioni, non sarà Jay-Z a esibirsi durante l’intervallo del prossimo Super Bowl, ma Bad Bunny. È stato scelto l’artista portoricano infatti, insieme a da Doja Cat, per intrattenere il pubblico dell’evento più americano dell’anno. Cosa che l’amministrazione Trump non sembra aver gradito -o forse sì, dipende dalla prospettiva.
Corey Lewandowski, responsabile della campagna di Donald durante le presidenziali e oggi braccio destro del Segretario del Dipartimento della Sicurezza Interna, ha parlato del Super Bowl di Bad Bunny in un episodio del podcast di Benny Johnson, commentatore politico conservatore. “Non c’è nessun posto”, ha assicurato Lewandowski, “che possa rappresentare un rifugio sicuro per le persone che si trovano illegalmente in questo Paese. Né il Super Bowl né altrove. Vi troveremo. Vi arresteremo. Vi metteremo in un centro di detenzione e vi deporteremo”.
Un’occasione ghiotta per l’Immigrazione, pronta a rastrellare il Levi’s Stadium di Santa Clara, California, il prossimo 8 febbraio. Per evitare situazioni del genere, quest’anno lo stesso Bad Bunny ha deciso di escludere gli Stati Uniti dal suo tour mondiale Debí Tirar Más Fotos. “È davvero vergognoso che abbiano scelto qualcuno che sembra odiare così tanto l’America” è stato infatti un commento dell’ex consigliere ospite di Johnson, probabile riferimento proprio alla scelta di Bunny.
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Bad Bunny aveva spiegato così la sua decisione a ID: “Non è odio verso gli Stati Uniti. Tutti gli spettacoli che ho fatto in passato hanno avuto successo. Sono stati tutti magnifici. Mi è piaciuto entrare in contatto con i latinoamericani che vivono negli Stati Uniti. Ma c’è il problema del fottuto ICE che potrebbe aspettare fuori dal mio concerto. Ed è una cosa che ci preoccupa molto”.