Musica
“Mancava solo il DJ”, Suge Knight critica la difesa di Diddy -e la sentenza
Redazione | 6 ottobre 2025

Suge Knight si è espresso duramente rispetto all’ultima udienza del caso Diddy

L’affare del secolo. Così l’ha definito Suge Knight, il misero pacchetto 50 mesi tutto incluso rifilato a Diddy da un Subramanian più frustrato che convinto. Infatti, secondo il presunto killer di 2Pac (ed effettivo assassino di Terry Carter) Combs avrebbe ricevuto un trattamento di favore in aula, con privilegi che a lui nel 2015, processato per omicidio, non era stati concessi.

Nell’ultima intervista con The Art Of Dialogue Knight ha ricordato come, durante il lungo processo svoltosi tra il 2015 e il 2018 per l’investimento mortale di un rivale, non gli fosse stata permessa alcuna azione difensiva. “A me non è stato permesso di parlare”, ha commentato, “non mi è stato permesso di fare nulla. Puffy ha potuto rivolgersi alla corte e inviare una lettera al giudice Arun Subramanian prima che la condanna venisse pronunciata”.

Secondo Knight i privilegi concessi a Diddy deriverebbero dai suoi contatti con personaggi illustri -e, perché no, magari anche da informazioni delicate su di loro, come la partecipazione ai freak offs. Anche la brevità della condanna avrebbe a che fare con il suo ruolo elitario: “Come ho già detto, Puffy ha forti legami con il governo, con i federali. Chiunque altro sarebbe stato finito”. Altro che quattro anni, che poi diventano tre con i mesi già scontati.

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A Knight, poi, non è andato giù nemmeno il documentario sulla vita di Diddy proiettato il giorno dell’udienza. Non solo una lettera diretta al giudice e poi un’appello alla sua magnanimità, ma anche un riassunto della sua vita da padre, imprenditore e filantropo -un manuale del sogno americano. “È la prima volta nella storia che una persona condannata può mettere in piedi una campagna come se si stesse candidando alla presidenza degli Stati Uniti”, ha dichiarato Suge, concludendo “L’unica cosa che mi aspettavo era che portasse un DJ, iniziasse a mettere musica, ballasse e scuotesse il sedere, per poi uscirsene senza un giorno di carcere”.

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