Drake aveva intentato la causa contro la major per le ingiurie contenute in “Not Like Us”
Congratulazioni a Kendrick: Drake ha ufficialmente perso non solo la battaglia, ma anche la guerra. Secondo quanto scritto da Billboard, infatti, la causa per diffamazione che Drizzy aveva intentato a gennaio contro Universal Music Group è stata ufficialmente respinta.
La giudice Jeannette Vargas ha accettato la richiesta di archiviazione avanzata da UMG, decretando che il caso non sussiste. “La battaglia rap di sette tracce tra gli artisti è stata una guerra di parole“, aveva dichiarato Vargas, “oggetto di ampia attenzione mediatica e discussione online. Sebbene l’accusa secondo cui Aubrey Graham [Drake] sarebbe un pedofilo sia certamente grave, il contesto più ampio di una rap battle accesa — con linguaggio incendiario e accuse offensive scambiate da entrambe le parti — non porterebbe un ascoltatore ragionevole a credere che ‘Not Like Us’ trasmetta fatti verificabili sul querelante”.
Drake non può accusare di diffamazione, dunque, perché l’ingiuria è contenuta in una disstrack e come tale non va presa sul serio. Se da un lato quindi Drizzy torna a casa a mani vuote, dovrebbe comunque accontentarsi di una magra consolazione: indirettamente è stato assolto dalle accuse di pedofilia -e parallelamente è stato anche stabilito che quello che dice Lamar sono menzogne di poco conto.
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In ogni caso Drake potrebbe sempre decidere di ricorrere in appello, ma forse a questo punto gli conviene accettare di aver perso non solo la battaglia lirica, ma anche la guerra giudiziaria. In fin dei conti di tempo ne è passato e forse il modo migliore per far sì che questa storia venga dimenticata il prima possibile è proprio smettere di parlarne.