La ex fidanzata di Faneto ha pubblicato una serie di stories a testimonianza delle violenze subite
Ha pubblicato una decina di storie su Instagram in cui ha riversato mesi o forse anni di odio e frustrazione. Alessandra “lebonwale”, fino a ieri mai sentita nominare, è ora conosciuta da tutto Instagram come “la ex di Faneto”. E lui, Valentin Antonio Segura per lo Stato, è ora conosciuto come “quel coglione di Faneto” da tutta Italia.
Già da qui si capisce chi ci perderà di più da questa storia, ma vale comunque la pena di raccontarla. Durante il weekend la ragazza ha pubblicato diverse stories a testimonianza delle violenze perpetrate da Segura: fotografie di tumefazioni, screenshots di messaggi agghiaccianti, video in cui si sentono urla e minacce. “L’ho coperto per mesi ma dopo continue minacce, anche dopo averlo lasciato e denunciato, […] è il momento di far valere la mia voce”, ha scritto Alessandra, per il semplice fatto che “nessuna donna deve passare ciò che ho passato io”. La denuncia è stata depositata presso la Questura di Milano già qualche mese fa e la ragazza ha ottenuto un codice rosso per la sua tutela, mentre è stato aperto un fascicolo sulla vicenda.
All’interno delle storie di Alessandra, un vasto repertorio di abusi e violenze: da quelle fisiche, delle quali occhi e zigomi gonfi sono triste indice, a quelle verbali, immortalate dagli screenshot dei messaggi. Alla ex fidanzata Segura scriveva cose come “Ricordati che morirai, non vali nulla. Ma prima sarai scopata da tutti i miei amici. Sei una merda”, o “Se farai girare il video sul web ti sgozzerò di persona, e se non ti farai trovare me la prenderò con i tuoi”. C’è anche un video in cui lei è chiusa in bagno mentre lui dall’altra parte della porta le dice con disprezzo “Merda umana!”. In un altro invece sono al telefono e Faneto la minaccia “Vengo lì e ti distruggo! […] te la distruggo di nuovo”, dice, alludendo alla faccia della ragazza, che già porta i segni dei colpi.
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“Ti rovino”, le scriveva. Dopo la pubblicazione delle storie, tutti i profili social di Faneto sono stati chiusi. Non solo, ma domenica qualcuno l’ha intercettato a Milano e ha voluto vendicare la ragazza. E intanto la sua casa discografica, la Trenches Records, si è dissociata “da ogni tipo di violenza sulle donne” e ha annunciato che il ricavato delle vendite della sua musica sarà donato ad associazioni antiviolenza. È probabile che si sia rovinato da solo. Ma non fa pena a nessuno.