Blueface ha chiesto pubblicamente scusa a Kentabius Traylor, l’uomo cui sparò nel 2022
Dopo poco meno di due anni di prigione, Blueface è stato rilasciato domenica. Il rapper non ha perso tempo e ha iniziato subito a ricostruire la propria immagine partecipando a una diretta streaming ospite di DDG già lunedì. Durante la live si è anche scusato con l’uomo a cui aveva sparato nel 2022.
La live di lunedì sera ha costituito un caloroso bentornato per Blueface, che ha risposto alle numerose domande dei fan riflettendo sull’esperienza della detenzione. Al rapper non sono mancate le occasioni per ribadire il proprio pentimento, come quando alla domanda su cosa gli fosse mancato di più durante il periodo in carcere Blueface ha risposto “i miei figli”, aggiungendo “Avrei dovuto restarmene a casa”.
“Non dovevo andare in quel club quella notte”, ha continuato Blueface, rievocando la sparatoria di tre anni fa che gli era quasi costata l’ergastolo: “non dovevo mettere le mani su quell’uomo, non dovevo sparargli. Non dovevo sparargli. Dovevo essere a casa”.
Il rimorso è culminato nelle scuse dirette a Kentabius Traylor, l’uomo a cui Blueface aveva sparato: “Mi dispiace, fratello. Non volevo spararti, davvero. Se stai guardando questo, perdonami. È una scusa sincera”. Nel novembre 2022 Blueface era stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio per aver sparato a Traylor fuori dall’Euphoric Gentlemen’s Club di Las Vegas. Il rapper aveva poi patteggiato, accettando tre anni di libertà vigilata e una pena sospesa da due a cinque anni in cambio di un reato meno grave, cioè percosse e uso improprio di arma da fuoco in pubblico. Aveva anche risarcito il locale con 13 mila dollari, ma il club alla fine chiuse comunque.
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Blueface non si trovava in prigione per quel reato, ma per una violazione della libertà vigilata avvenuta nel 2024. Libertà vigilata anche in questo caso relativa non alla sparatoria, ma a un’aggressione del 2021. Condannato a quattro anni di reclusione ad agosto 2024, domenica è uscito dopo aver scontato circa 22 mesi.
