Attualità
Oltre 1 milione di minori italiani è in condizione di povertà assoluta: il rapporto Istat
Le statistiche indicano un quadro drammatico per i giovani d'Italia. Vent'anni fa i più colpiti erano gli anziani
Alessandra Testori | 28 ottobre 2025
Stampa

È uscito l'ultimo rapporto Istat sulla povertà in Italia, che dipinge una situazione drammatica per quanto riguarda i minori. Infatti, considerando i dati relativi al 2024, gli italiani sotto i 18 anni in condizioni di povertà assoluta sono quasi 1,3 milioni. Questo significa che 1 bambino su 7 non può permettersi le spese essenziali per condurre uno standard di vita minimamente accettabile. Vent'anni fa erano gli anziani la categoria più colpita dal rischio di povertà, ma oggi la situazione si è ribaltata: era da circa dieci anni, infatti, che la percentuale di minori in condizione di povertà assoluta non saliva così tanto.

Famiglie numerose, le più colpite

Le variabili maggiormente correlate alla condizione di crisi economica sono il titolo di studio dei genitori e il numero di figli minorenni a carico. Nonostante i sussidi statali, infatti, più la famiglia è numerosa e più a casa si stringe la cinghia: se la percentuale di famiglie assolutamente povere si attesta al 7,3% in presenza di un figlio, l'arrivo di un fratellino fa salire la cifra al 10,6% e in presenza di tre figli avviene un'impennata fino al 20,7%.

L'importanza di investire nell'istruzione 

Anche il livello di istruzione dei genitori gioca un ruolo fondamentale nella situazione economica famigliare: un titolo di studio più elevato consente di accedere a professioni più qualificate, cosa che di solito si traduce in una retribuzione migliore. Partendo dal livello più basso, in famiglie in cui il genitore di riferimento della statistica ha conseguito solo la licenza elementare la percentuale di povertà assoluta è del 14,4%. Sono i 12,8% invece le famiglie in condizione di povertà assoluta che possono contare su un diploma di scuola media, mentre l'incidenza scende al 4,2% in quelle in cui un genitore ha terminato le scuole superiori

Questi dati, più che invitare ad abbracciare la politica del figlio unico, servono a rimarcare l'importanza di investire nell'istruzione dei giovani, in modo da spezzare il circolo vizioso che blocca tanti nuclei famigliari in una situazione di precarietà e da permettere non solo ai figli, ma agli stessi genitori, di aspirare a una vita più stabile e serena.

Commenta questo articolo