Scienza
Guida autonoma, quando e quali rischi?
Se ne è parlato tanto, eppure ancora non ne vediamo in giro: il dilemma delle vetture autonome
Benedetta Costa | 14 maggio 2021

Elon Musk aveva annunciato l’arrivo dei taxi autonomi per l’inizio del 2020, non tenendo però in considerazione alcuni problemi come gli aspetti legislativi e di responsabilità e le infrastrutture da uniformare.

Per quanto l’Adas (l’insieme dei vari sistemi automatici per la guida) non nasconda segreti per gli ingegneri, pronti ad assemblare questo tipo di veicoli, per i costruttori, invece, sorge il problema della sostenibilità economica e dei rischi, che non possono assolutamente essere trascurati.

I problemi economici e gli incidenti

Si parla di un’autentica rivoluzione, anzi di ben due! Elon Musk, infatti, sta contemporaneamente sviluppando la progettazione sia di veicoli elettrici che autonomi, ponendo gli esperti del settore davanti alla difficile scelta di quale delle due sperimentare.

Sebbene inizialmente la guida autonoma entusiasmasse molto il pubblico sono sorte subito alcune perplessità, nate dai primi incidenti (statisticamente inevitabili). Volvo ha infatti rivisto i propri piani dopo che una delle automobili sperimentali ha investito un pedone. Tali incidenti, sommati agli altissimi costi di queste autovetture, hanno portato a una progressiva diminuzione dell’eccitazione collettivo per questa innovazione.

Il progetto sarà quindi attuabile quando le infrastrutture e il quadro normativo lo permetteranno, ma soprattutto equando sarà conveniente dedicarvi le enormi risorse necessarie. 

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