Difficoltà nell’accesso alle cure, strutture residenziali non adeguate e mancanza di spazi di ascolto. Sono solo alcuni dei fattori che, ancora oggi, rendono la salute mentale a Roma e nel Lazio un diritto fondamentale ancora inattuato. La Caritas parla di oltre 45mila famiglie nella Capitale e 70mila in tutto il Lazio che convivono con disturbi psichici o altre problematiche di salute mentale, con un coinvolgimento sempre più significativo dei più giovani.
Per rispondere a questa emergenza e superare la frammentazione dei servizi educativi, sanitari e sociali, nasce Sblocchiamo il Futuro, progetto triennale selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il Contrasto alla povertà educativa minorile (bando per il benessere psicologico e sociale degli adolescenti), con l’obiettivo principale di sostenere il benessere psicosociale degli adolescenti di Roma (11-18 anni), promuovendone il protagonismo attivo nelle scelte che li riguardano e contrastando il disagio psicologico acuito dalla pandemia, la dispersione scolastica e la marginalità sociale.
Ieri, in occasione della Giornata Mondiale per la Salute Mentale, al Centro Interculturale Scholè (Villa Lazzaroni) si è tenuto l’evento di presentazione al territorio dell’iniziativa che mira a costruire una rete territoriale integrata per il benessere psicosociale degli adolescenti romani (11-18 anni), promuovendo partecipazione, ascolto e protagonismo giovanile.
Un pomeriggio di laboratori, musica e partecipazione
L’incontro si è aperto alle ore 16 con i laboratori dedicati agli adolescenti, animati dagli operatori delle cooperative e delle associazioni partner: dalla musica all’arte alla radio, i giovani coinvolti hanno avuto modo di esprimere sé stessi e i propri bisogni. Un centinaio di ragazze e ragazzi provenienti da diversi quartieri di Roma hanno dato vita a uno spazio di espressione e creatività collettiva, all’insegna della condivisione e dell’ascolto reciproco.
Alle 18 si è tenuta la presentazione ufficiale del progetto, con gli interventi dei rappresentanti di COSPEXA, dei partner di rete, delle istituzioni municipali e sanitarie coinvolte, che hanno illustrato gli obiettivi dell’iniziativa: superare la frammentazione dei servizi educativi e sanitari, rafforzare i legami di comunità e costruire modelli di intervento basati sui bisogni reali degli adolescenti.
La serata si è conclusa con un momento conviviale: open mic e aperitivo a buffet, durante il quale i giovani partecipanti hanno raccontato le proprie esperienze, alternando freestyle, letture e improvvisazioni musicali.
Un progetto per ricucire i legami tra scuola, territorio e salute
“Sblocchiamo il Futuro” nasce con l’obiettivo di contrastare il disagio psicologico e la dispersione scolastica, potenziare le life skills degli adolescenti e rafforzare la collaborazione tra scuole, ASL, terzo settore e istituzioni municipali. Sono 24 i partner coinvolti nella convinzione che solo facendo rete e lavorando sulla presa in carico individuale si possa superare la frammentazione e aiutare nel concreto i minori. Il progetto opera nei Municipi V, VI, VII, IX, X e XI di Roma, oltre che presso l’Istituto Penale Minorile di Casal del Marmo, e prevede la creazione di otto presìdi territoriali che diventeranno punti di riferimento per attività educative e di sostegno psicologico.
Sportelli d’ascolto, laboratori sportivi, artistici e radiofonici inclusivi, assemblee di adolescenti, interventi nelle scuole per prevenire il bullismo e l’emarginazione: sono alcune delle azioni che verranno realizzate nei territori coinvolti, mettendo in dialogo competenze e bisogni delle diverse realtà.
La rete dei partner, oltre a COSPEXA (capofila di progetto), comprende Arci Solidarietà, Il Piccolo Principe, ACLI di Roma, APRE, Nuove Risposte, META, EDI e Mandragola Editrice. Il progetto coinvolge inoltre una fitta rete di scuole romane e si avvale del supporto di IRS – Istituto per la Ricerca Sociale, incaricato della valutazione indipendente delle azioni e del loro impatto.
Educare insieme: la rete come modello replicabile
Come ha ricordato Lidia Gattini, referente comunicazione del progetto: “Sblocchiamo il Futuro nasce per mettere in rete chi già lavora con e per gli adolescenti, superando la logica dell’intervento emergenziale. Il nostro obiettivo è costruire una comunità educante stabile, capace di ascoltare i giovani e di riconoscere il loro protagonismo nella vita sociale dei territori”.
Il progetto prevede inoltre assemblee degli adolescenti, sportelli di ascolto nelle scuole, percorsi individualizzati di sostegno psicologico e momenti di formazione per genitori e insegnanti. L’approccio integrato punta a diventare un modello replicabile in altri contesti urbani, in grado di connettere risorse formali e informali e promuovere la cultura della prevenzione.
Per info
Sito: https://percorsiconibambini.it/sblocchiamoilfuturo/
Email: progetto@sblocchiamoilfuturo.it
Referente comunicazione: Lidia Gattini – lidia.gattini@mandragola.com