Musica
14 anni al fondatore dei Fugees: Pras Michel aveva finanziato Obama con fondi esteri
Redazione | 21 novembre 2025
Stampa

Michel è stato condannato per lobbying illegale alla campagna Obama

Pras Michel è stato condannato ieri a 14 anni di carcere. Il cofondatore dei Fugees è stato riconosciuto colpevole di dieci capi d’accusa legati a un meccanismo di influenza politica finanziata da fondi esteri. Il processo era iniziato il 27 marzo 2023.

Stando al report di Billboard,  il giudice federale che ha stabilito la sentenza ha definito il sistema in cui era coinvolto Michel come un gruppo criminale “serio” e dannoso per l’integrità del sistema politico statunitense. Secondo l’accusa, il rapper avrebbe deliberatamente utilizzato denaro straniero per influenzare la situazione politica della madrepatria. L’ex Fugees avrebbe anche sfruttato la propria posizione di personaggio pubblico potente per cercare di convincere il governo a chiudere l’indagine su Jho Low, il presunto architetto dello scandalo 1MDB, uno dei più grandi casi di corruzione e frode finanziaria della storia americana recente.

In particolare, Michel è stato riconosciuto colpevole di 10 capi d’accusa: cospirazione per frodare il governo degli Stati Uniti; reperimento di contributi elettorali esteri e tramite intermediari; azione come agente straniero non registrato; occultamento di fatti materiali; falsificazione di registri; ostacolo alla giustizia; intimidazione dei testimoni; riciclaggio di denaro; lobbying estero illegale; tentativo di influenzare indagini governative; violazioni delle leggi sul finanziamento delle campagne elettorali.

Potrebbe interessarti anche Il rapper Pras Michél accusato di finanziare illegalmente la campagna elettorale di Barack Obama

“Pras ha trascorso la sua carriera rompendo barriere e sfidando le aspettative”, ha dichiarato Erica Dumas, la portavoce di Michel, “Sebbene oggi rappresenti un momento difficile, non è la fine della sua storia né del suo lascito. È profondamente grato per il continuo sostegno di chi crede in lui mentre si prepara a ciò che lo attende”. Il rapper e il suo team presenteranno ricorso per dimostrare che all’epoca dei fatti non comprendesse appieno le norme relative al lobbying politico.

Commenta questo articolo